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Tipologia Sistema stagnale legato all’emersione di barre sabbiose e alla dinamica della foce del Rio Palmas. |
Caratteristiche generali I bacini sono utilizzati come vasche evaporanti dalla Salina di S. Antioco. Area a morfologia prevalentemente piana, caratterizzata da un paesaggio vegetale ad alofite. Importante presenza di tamericeti, boscaglie a Ginepro coccolone sul sistema dunare. |
ASPETTI GEOMORFOLOGICI ED IDROGEOLOGICI
L’area stagnale di P.to Botte e di Mulargia si colloca nella Sardegna sud-occidentale e si affaccia sul vasto Golfo di Palmas e sull’isola di S. Antioco. Essa è separata dalle saline di S. Antioco dal sistema deltizio del Rio Palmas.
Litologicamente il substrato geologico della regione è costituito dal complesso vulcanico riolitico e riodacitico riferibile al ciclo calco-alcalino del Miocene inferiore. Sopra tali litologie giacciono coperture alluvionali antiche e recenti, nonché depositi di spiaggia recenti ed attuali.
L’aggetto deltizio del Rio Palmas è estremamente irregolare e maggiormente sviluppato verso sud-est, lato nel quale la sua estremità si piega e chiude uno piccolo specchio d’acqua. L’antica linea di riva, prima che iniziasse l’avanzamento verso il mare del delta, era con molta probabilità costituta dalla riva orientale dello stagno di P.to Botte, che si trova nella parte retrostante l’omonima insenatura (Fadda A.F., 1995). Quest’ultima è lunga quasi 5 Km, ha un profilo regolare ed è orlata da una spiaggia sottile che, verso l’interno, chiude gli stagni di Mulargia e di P.to Botte, entrambi disposti parallelamente al mare.
Il continuo accumulo si sabbie nel basso fondale ha determinate la formazione di un cordone di spiaggia che ha chiuso alle spalle gli stagni di P.to Botte e di Baiocco facendo quindi arretrare la linea di riva nell’attuale posizione. Il cordone litorale che separa gli stagni dal mare non è continuo ma risulta diviso in due parti dall’apertura a mare dello stagno di P.to Botte, che viene mantenuta aperta artificialmente per le necessità idriche della peschiera.
Gli stagni di P.to Botte e di Baiocco risultano anch’essi separati dallo sviluppo di un cordone sabbioso.
Il lido sabbioso occupa una posizione riparata dai venti e dalle mareggiate provenienti dai quadranti nord-occidentali in quanto protetto dall’isola di S. Antioco e dal delta del Rio Palmas. Pertanto solo le mareggiate di libeccio riescono a far sentire la loro influenza sulla dinamica costiera. Nel tratto prossimo al delta del Rio Palmas la spiaggia ha una larghezza di 10 metri ed è spesso interamente ricoperta di alghe. A sud si sviluppa la spiaggia di Paristeris, che in passato ha subito notevoli modificazioni in seguito alle opere di bonifica realizzate per la peschiera.
Oltre la spiaggia di Paristeris la costa prosegue con sviluppo roccioso.
Il bacino del Rio Palmas drena una vasta superficie estesa circa 460,6 Kmq. Il corso d’acqua nasce dal M.te Orri (722 m) e dopo un percorso di 40 Km sfocia a P.to Botte.
ASPETTI NATURALISTICI
I due bacini, insieme alla vicina laguna di Mulargia, vengono utilizzati come vasche di prima evaporazione dalle Saline di S. Antioco. Sono collegati tra loro e ricevono le acque dal vicino stagno di Maestrale (Ass.to Programmazione et al., 1987).
La vegetazione, condizionata dalla elevata concentrazione salina delle acque, è quindi costituita prevalentemente dal Salicornietum, con specie alofile della Famiglia delle Chenopodiaceae, che delimita in maniera continua gli argini dei bacini, e che popola gli isolotti fangosi che emergono dal fondo.
Sono presenti, isolati o a formare piccoli aggruppamenti nelle aree temporaneamente inondate, le tamerici (Tamarix sp.pl.) Tra di esse viene segnalata Tamarix dalmatica, di importanza fitogeografica in quanto estremamente localizzata in poche zone della Sardegna. Nello stesso tipo di ambiente compaiono piccoli raggruppamenti a Juncus acutus e J. maritimus.
Le acque dei bacini, in cui la salinità aumenta gradualmente da sud a nord, ospitano, tra le specie sommerse Ruppia drepanensis, Althenia filiformis, Zanichellia palustris. Le specie natanti, in acque dolci o salmastre, sono Lemna minor e L. gibba (Consorzi Ambiente Sardegna, 1992).
Non esistono apporti di acqua dolce ai bacini, e le stesse corrono lungo un canale circondariale che poi sversa a mare, e che raccoglie acque origine meteorica e agricola (Ass.to Programmazione et. al., 1987). Lungo questo canale, le differenti caratteristiche chimiche dell’acqua, permettono lo sviluppo di canneti, seppur frammentari, a Phragmites australis.
Interessante sulle sabbie della formazione dunare in prossimità della località Paristeris (Porto Botte), la boscaglia a Juniperus oxycedrus ssp. macrocarpa in cui, tra le entità della macchia, domina il Lentisco Pistacia lentiscus.
Il territorio circostante l’area umida vede spazi adibiti a coltivazioni, nonchè radure in cui la vegetazione più rappresentata è la macchia bassa a dominanza di Lentisco.
Si segnala il negativo impatto paesaggistico della costruzione di una strada che si sviluppa in riva al mare, a ridosso del margine nord-occidentale dello Stagno di Porto Botte, e che dovrebbe facilitare l’accesso alle spiagge poste più a sud.
Porto Botte viene inserito da Camarda (1995) nel “sistema di aree di interesse botanico per la salvaguardia della biodiversità floristica della Sardegna”.
AVIFAUNA MIGRATORIA / OSPITI REGOLARI DI INTERESSE COMUNITARIO (1994-98)
(All. I Dir. 79/409 CEE e 91/744 CEE)
Cormorano, Garzetta, Airone bianco maggiore, Airone rosso, Cicogna bianca, Spatola, Fenicottero, Falco di palude, Albanella reale, Falco pescatore, Pellegrino, Cavaliere d’Italia, Avocetta, Occhione, Piviere dorato, Combattente, Piro piro boschereccio, Gabbiano roseo, Gabbiano corso, Sterna zampenere, Beccapesci, Sterna comune, Fraticello, Mignattino piombato, Mignattino, Martin pescatore, Calandra, Calandrella, Calandro, Magnanina sarda, Magnanina.
VERTEBRATI RIPRODUCENTISI DI INTERESSE COMUNITARIO (1994-98)
(All. I Dir. 79/409 CEE e 91/744 CEE; All. II e IV Dir. 92/43 CEE)
ANFIBI: Discoglosso sardo (N-prob.), Rospo smeraldino, Raganella sarda.
RETTILI: Testuggine d’acqua (N-prob.), Lucertola campestre, Gongilo ocellato, Biacco.
UCCELLI: Garzetta (N-prob.), Pollo sultano (N-poss.), Cavaliere d’Italia, Avocetta (N-poss.), Occhione (N-prob.), Gabbiano roseo (N-poss.), Sterna zampenere (N-prob.), Sterna comune, Fraticello, Calandrella, Calandro.
CENSIMENTI INVERNALI DELL’AVIFAUNA ACQUATICA (1993-97)
Baiocco-P.to Botte: Totale degli individui, raggruppati per Ordini, contati nei cinque anni di “Censimenti invernali degli uccelli acquatici nelle zone umide della Sardegna” (I.W.R.B.) durante il mese di gennaio.
ANNI DEI CENSIMENTI E INDIVIDUI CENSITI | ||||||
ORDINE | 1993 | 1994 | 1995 | 1996 (*) | 1997 (*) | N° medio |
Gaviiformes | – | – | – | – | – | – |
Podicipediformes | 3 | 6 | 7 | 7 | 4.6 | |
Pelecaniformes | 21 | 41 | 13 | 10 | 24 | 21.8 |
Ciconiiformes | 47 | 29 | 35 | 29 | 36 | 35.2 |
Phoenicopteriformes | 578 | 890 | 374 | 490 | 466.4 | |
Anseriformes | 3 | 1 | 2 | 1.2 | ||
Gruiformes | 5 | 1 | ||||
Charadriiformes | 34 | 286 | 221 | 189 | 188 | 183.6 |
Accipitriformes | 1 | 3 | 3 | 2 | 1.8 | |
Coraciformes | 3 | 1 | 3 | 3 | 1 | 2.2 |
Totale individui | 109 | 942 | 1172 | 617 | 749 | 717.8 |
Totale specie censite | 11 | 16 | 14 | 16 | 13 | 14 |
Nota (*): nel ’96 e ’97 è incluso la stagno di Sa Salinedda.
CENSIMENTI INVERNALI DELL’AVIFAUNA ACQUATICA (1993-97)
Mulargia: Totale degli individui, raggruppati per Ordini, contati nei cinque anni di “Censimenti invernali degli uccelli acquatici nelle zone umide della Sardegna” (I.W.R.B.) durante il mese di gennaio.
ANNI DEI CENSIMENTI E INDIVIDUI CENSITI | ||||||
ORDINE | 1993 | 1994 | 1995 | 1996 | 1997 | N° medio |
Gaviiformes | – | – | – | – | – | – |
Podicipediformes | 2 | 4 | 2 | 1.6 | ||
Pelecaniformes | 13 | 30 | 60 | 27 | 26 | |
Ciconiiformes | 69 | 74 | 3 | 107 | 35 | 65.6 |
Phoenicopteriformes | 620 | 280 | 219 | 242 | 545 | 381.2 |
Anseriformes | 7 | 62 | 13.8 | |||
Gruiformes | 5 | 2 | 1.4 | |||
Charadriiformes | 1001 | 1338 | 407 | 1334 | 465 | 909 |
Accipitriformes | 1 | 5 | 3 | 4 | 6 | 3.8 |
Coraciformes | 1 | 3 | 1 | 1 | ||
Totale individui | 891 | 1729 | 769 | 1754 | 1080 | 1244.6 |
Totale specie censite | 8 | 17 | 19 | 19 | 13 | 15.2 |
PESCA
Mulargia, Baiocco e Porto Botte sono gestiti dalla cooperativa Pescatori S. Giuseppe di Teulada, ma la produzione non ha interesse commerciale. Le rese attuali si attestano intorno ai 30 kg/ha/anno di pescato, costituito da Anguille e Muggini. L’elevata salinità è infatti fattore limitante per il popolamento ittico.
ATTIVITA’ SALINIERA
I tre bacini fungono da vasche evaporanti per le Saline di Stato di S. Antioco.
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