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Tipologia Sistema di stagni retrodunari legati alla dinamica fluviale. |
Caratteristiche generali Paesaggio costiero di elevata valenza paesaggistica, caratterizzato da monumentali emergenze morfologiche, e imponenti sistemi dunari mobili e stabilizzati, colonizzati da vegetazione psammofila, con importanti formazioni a Ginepro coccolone. Praterie alofitiche, canneti lungo gli immissari. |
ASPETTI GEOMORFOLOGICI ED IDROGEOLOGICI
L’area umida di Chia si colloca sulla costa sud-orientale del Sulcis. Essa è costituita da una serie di piccoli stagni retrodunari la cui superficie, così come la profondità, dipende dell’entità degli allagamenti invernali.
Dal punto di vista geologico, tutta la fascia costiera è caratterizzata dalla presenza di differenti litotipi che comprendono termini granitici e granodioritici, ortogneis, arenarie e scisti, oltre agli importanti affioramenti degli gneiss di Capo Spartivento che sono con buona probabilità le rocce più antiche dell’Isola.
In particolare tutta l’area stagnale giace al di sopra di depositi alluvionali prodotti soprattutto a spese di graniti e scisti e confina verso il mare con il complesso dunare costituito da sabbie eoliche, talora diagenizzate. Molte delle dune risultano oggi stabilizzate essendo ricoperte da abbondante vegetazione.
Il complesso stagnale risulta chiuso a mare da un cordone litorale sabbioso che si estende in direzione NE-SW dalla Torre di Chia fino al P.to Simoni Gibudda e che si articola in una serie di baie e promontori più o meno pronunciati (es. Porto Campana).
Nell’area sono presenti due corsi d’acqua, a carattere torrentizio, che assicurano un certo apporto idrico di acque dolci; il Rio Baccu Mannu, che si origina dai rilievi di P.ta Su Furru ed è lungo poco meno di 6 km, immissario dello stagno di Chia; il Rio Perdosu che versa le sue acque nell’attiguo stagno De Su Sali.
La comunicazione con il mare avviene solo durante l’inverno, quando, nei periodi di massimi apporti pluviometrici, il livello dell’acqua all’interno degli stagni è massimo.
Gli accumuli idrici in falda sono limitati alle coperture sedimentarie presenti nel settore antistante il litorale, che comunque mostrano una potenza sempre piuttosto scarsa (Gruppo Lacava, 1994).
ASPETTI NATURALISTICI
La denominazione “Stagni di Chia” comprende i tre bacini così denominati: Stagno di Chia, Su Stangioni de Su Sali e Campana.
Nelle acque, dal grado di salinità variabile in funzione dell’evaporazione, dell’irregolare apporto marino e della portata degli immissari, la vegetazione sommersa appartiene alla Classe Ruppietea: in particolare vengono segnalate Ruppia brachypus e R. cirrhosa nello Stagno di Chia, R. cirrhosa e Althenia filiformis per Su Sali, mentre il piccolo bacino di Campana, privo di immissari e di qualsiasi comunicazione col mare, in cui confluiscono, in periodo estivo, acque reflue di tipo domestico, appare privo di macrofitobentos.
La vegetazione emersa è data da fitti fragmiteti a Phragmites australis che si sviluppano nelle aree di apporto di acque dolci, come lo sbocco degli immissari negli stagni di Chia e di Su Sali, e attualmente nelle vicinanze degli insediamenti turistici, dove maggiore è l’apporto di sostanza organica contenuta nelle acque reflue.
Si rinvengono inoltre popolamenti di Tamarix sp.pl. nelle parti bonificate degli stagni, residui di quelli un tempo ben sviluppati lungo i corsi d’acqua.
Nelle zone più esterne dei bacini, soggette a dissecamento estivo, sono presenti praterie alofitiche ad Arthrocnemum glaucum e A. fruticosum, mentre l’associazione a Salicornia europaea si sviluppa in estate intorno allo stagno di Campana (Gruppo Lacava, 1994).
L’importanza vegetazionale dell’intera area è legata soprattutto alle formazioni delle dune mobili e di quelle stabilizzate, tanto che le dune di Chia vengono inserite dal Camarda (1995) nel “sistema di aree di interesse botanico per la salvaguardia della biodiversità floristica della Sardegna”.
Sulle dune mobili la vegetazione è inquadrabile nella Classe Ammophiletea (ampiamente diffusa l’associazione Ammophiletum arundinaceus), mentre in quelle stabili alla Helichryso-Crucianelletea.
Sulle dune più alte l’associazione è il Pistacio-Juniperetum macrocarpae con imponenti esemplari di Juniperus oxycedrus ssp. macrocarpa, che costituisce una densa boscaglia nei versanti retrodunari, dando vita ad uno splendido paesaggio vegetale sottoposto, durante il periodo estivo, ad azione di disturbo antropico (De Marco & Mossa, 1980; Gruppo Lacava, 1994).
AVIFAUNA MIGRATORIA / OSPITI REGOLARI DI INTERESSE COMUNITARIO (1994-98)
(All. I Dir. 79/409 CEE e 91/744 CEE)
Garzetta, Airone rosso, Fenicottero, Falco di palude, Pellegrino, Cavaliere d’Italia, Avocetta, Occhione, Combattente, Piro piro boschereccio, Gabbiano roseo, Gabbiano corso, Beccapesci, Sterna comune, Fraticello, Mignattino, Martin pescatore, Calandrella, Calandro.
VERTEBRATI RIPRODUCENTISI DI INTERESSE COMUNITARIO (1994-98)
(All. I Dir. 79/409 CEE e 91/744 CEE; All. II e IV Dir. 92/43 CEE)
ANFIBI: Rospo smeraldino, Raganella sarda.
RETTILI: Testuggine comune (N-prob.), Testuggine marginata (N-prob.), Lucertola campestre, Gongilo ocellato, Biacco.
UCCELLI: Occhione (N-poss.), Fraticello (N-prob.), Martin pescatore (N-poss.), Calandrella (N-prob.), Tottavilla (N-prob.), Calandro.
CENSIMENTI INVERNALI DELL’AVIFAUNA ACQUATICA (1993-97)
Totale degli individui, raggruppati per Ordini, contati nei cinque anni di “Censimenti invernali degli uccelli acquatici nelle zone umide della Sardegna” (I.W.R.B.) durante il mese di gennaio.
ANNI DEI CENSIMENTI E INDIVIDUI CENSITI | ||||||
ORDINE | 1993 | 1994 | 1995 | 1996 | 1997 | N° medio |
Gaviiformes | – | – | – | – | – | – |
Podicipediformes | 1 | 7 | 10 | 1 | 10 | 5.8 |
Pelecaniformes | – | – | – | – | – | – |
Ciconiiformes | 7 | 3 | 2 | 4 | 3.2 | |
Phoenicopteriformes | 10 | 72 | 51 | 35 | 33.6 | |
Anseriformes | 66 | 171 | 234 | 122 | 30 | 124.6 |
Gruiformes | 268 | 63 | 92 | 40 | 26 | 97.8 |
Charadriiformes | 368 | 233 | 297 | 43 | 194 | 227 |
Accipitriformes | 2 | 0.4 | ||||
Coraciformes | 3 | 0.6 | ||||
Totale individui | 713 | 553 | 687 | 210 | 302 | 493 |
Totale specie censite | 13 | 20 | 20 | 13 | 11 | 15.4 |
PESCA
I bacini non hanno destinazione produttiva. Nelle acque si trovano mugilidi, anguille, Aphanius fasciatus.
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