L’Associazione per il Parco Molentargius Saline Poetto collabora alla gestione e allo svolgimento delle attività didattiche del CEAS Molentargius del Parco Naturale Regionale Molentargius Saline

Tesi di Laurea sul Sistema Molentargius Saline Poetto

 

Scienze della Terra

Il Sistema Molentargius-Saline-Poetto è stato sottoposto per tanto tempo ad una azione distruttrice da parte dell’uomo. Solo recentemente è stata evidenziata, anche a livello istituzionale, la necessità di recuperare questo ambiente e di ristabilirne la complessa rete di equilibri. Ma prima di fare proposte e di porre rimedi è necessario arrivare ad avere una visione completa della situazione nella quale si intende operare ed a possedere tutte le informazioni e le conoscenze necessarie. Le tesi del corso di laurea in Scienze Geologiche che riguardano il sistema Molentargius-Saline-Poetto si muovono in questa direzione. Una complessa macchina tecnologica, attraverso campionamenti, rilevamenti fotogrammetrici, analisi di laboratorio, ci informa dettagliatamente sulle caratteristiche geologiche del territorio e sulle variazioni paleogeografiche subite dal sistema. Infine questi studi polarizzano l’attenzione sui meccanismi in atto da questo sistema di spiagge, stagni, lagune in relazione alle modificazioni imposte dall’intervento umano.

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Scienze Naturali

Le zone umide sono, senza dubbio, i beni naturali che maggiormente hanno subito l’azione distruttrice e di degrado nel normale processo di sviluppo. Recuperare l’ambiente ed i suoi equilibri, significa correggere e difendere uno sviluppo più armonico dei processi culturali, storici ed economici-sociali della nostra civiltà. Anche lo Stagno di Molentargius non si è sottratto a questo triste destino, tanto che per il suo “recupero ambientale” lo stato italiano ha stanziato 120 miliardi. La storia naturalistica dello Stagno di Molentargius, se si escludono alcune segnalazioni scientifiche, su specie ornitiche, risalenti agli anni 1842 (Cara) e 1868 (Della Marmora), inizia coi primi anni ’70: fino ad allora nulla si era più mosso a livelli di conoscenza. Poco si sapeva della flora (solo le piante vegetanti nell’area delle saline, Casu 1911, allora più estese verso la zona di S. Elia) e nulla della vegetazione. Verso gli inizi degli anni ’70, come si è detto, dopo che il CNR incluse il Molentargius nel libro bianco dei biotopi da salvare (1969), cominciarono a svilupparsi ricerche sull’aspetto naturalistico e biologico di questa importante zona umida. Il termometro di questo nuovo interesse per il biotopo Molentargius è costituito dalle numerose tesi di laurea discusse nell’Ateneo Cagliaritano che hanno per oggetto l’area stagnale del “sistema”. Gli argomenti delle tesi di laurea discusse, spaziano dalla Zoologia alla botanica, dalla Parassitologia all’Igiene, segno evidente di un concreto avvio a soluzioni positive che hanno visto l’impegno di numerose persone impegnate nei diversi campi della conoscenza. Non rimane che augurarsi che, senza ulteriori ritardi, il Governo centrale e la Regione, collegate e coordinate con gli Enti locali, traduca il tutto in atti politici qualitativamente e quantitativamente corrispondenti alle esigenze delle popolazioni locali e dell’intera società civile.

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Storia ed Economia

Tesi di laurea su temi di storia, economia, amministrazione, ordinamenti giuridico, produzione e commercio relativi al comparto del sale.

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Architettura ed Ingegneria

Il problema urbanistico generale

La particolarissima convergenza di tematiche differenti all’interno di un sistema ambientale geograficamente limitato con precisione dalla forma della città presenta, dal punto di vista accademico prima ancora che dal punto di vista gestionale ed amministrativo, notevoli motivi di interesse. Il “controllo politico” degli ecosistemi cagliaritani appare infatti oggi notevolmente difficile, in uno stato confusionale causato dalla sovrapposizione di competenze, ingerenze, limitazioni normative, carenza di qualificate proposte metodologiche. Emerge invece un profilo complesso del massimo interesse accademico, composto da tematiche prettamente urbanistiche ma ancor prima da elementi di tipo formale e compositivo, funzionale e geografico. Quì i temi dell’analisi paesaggistica si modulano con grande ricchezza interessando trasversalmente molteplici campi disciplinari. Il problema della conoscenza intima dei sistemi territoriali suburbani, particolarmente preziosi in presenza di così notevoli caratteristiche di carattere ambientalistico e culturale, muove il baricentro della materia urbanistica ben oltre le sue tradizionali posizioni. Si assiste infatti ad un fruttuoso lavoro di scambio con settori disciplinari trattati come separati di ma fatto fortemente connessi se non sul piano della tradizione accademica, sul campo. Gli aspetti del sistema, naturale, le complesse dinamiche economiche e produttive, le profonde risultanze della indagine storica e sociale divengono in questa chiave di lettura elementi non prescindibili per un corretto approccio culturale al sistema territoriale complesso. E’ infatti evidente, dalle migliori esperienza su temi nazionali ed europei, che la comprensione e quindi la semplificazione e la ricerca di modelli interpretativi del sistema, richiede la formazione di un metodo di analisi attento alle varie componenti presenti, riferito a modelli noti ma particolarmente conformato sul luogo. Il complesso ambientale suburbano di Cagliari si offre dunque come laboratorio permanente di ricerca capace di offrire, legati da un denominatore comune, ampi spazi ai più diversi tagli tematici universitari e scientifici. La crescita qualitativa degli studi e delle proposte su questo articolato sistema naturale ed artificiale è dunque frutto degli avanzamenti registrabili in ogni singolo tema di ricerca. Ben lungi dall’essere esaurito, tale campo di studi ed indagine si articola attraverso due grandi sezioni: l prima riguarda la questione urbanistica e funzionale generale, la seconda si ramifica nei differenti sentieri di lettura delle qualità fisiche e delle trasformazioni del sistema. Un momento sintetico più generale riguarda lo sviluppo di proposte progettuali, conseguenza esprimibile alle più diverse scale di lavoro.

Il sistema territoriale e la città

Il rapporto tra il limite urbani ed il confine del “sistema protetto”, costituisce solo uno dei grandi temi di lavoro e studio. Si rendono esplicite in un ambito geografico così ristretto le forti tensioni tra il sistema e la città, le carenze, le opportunità di intervento, i reciproci aiuti e le sinergie innescabili tra le zone differenti. Nell’intenzione di strutturare in un indice il grande numero di tematiche sviluppabili in ricerche universitarie ne presentiamo una serie sintetica, non per esaurire un elenco peraltro no definibile a priori, quanto per proporre e stimolare più profonde e fruttuose ricerche sul tema. Le brevi schede sulle tesi di laurea che seguiranno attestano la quantità ed anche la differenze intenzione degli studi universitari finora compiuti, i quali piuttosto che esaurire l’argomento ne esplicitano le molteplici sfaccettature.

Analisi del sistema urbano dell’aerea metropolitana
– funzioni
– servizi
– cresita
– analisi dei piani
relazioni tra l’area urbana e l’ecosistema territoriale    – i quartieri e le periferie
– comportamento dei margini urbani
– il sistema dei trasorti
– il sistema idraulico
– relazioni col mare. Portualità.
L’ecosistema periferico
– struttura paesaggistica e studio delle parti: acque, terre, colli
– componenti naturali: flora e fauna
– sistemi di accesso e limitazioni d’uso
– produzione di risorse e funzioni incompatibili
– interpretazioni del parco urbano “moderno”.

 

Analisi dei valori

Una corretta analisi del sistema comprende qui agevolmente approfondite osservazioni sulla storia del luogo, inteso come momento di concentrazione e produzione delle attività umane e naturali nel tempo. Il sistema ambientale cagliaritano ha infatti subito forti trasformazioni non solamente nell’ultimo secolo ma ancora di più nei secoli precedenti al nostro. Lo studio della storia del sistema industriale delle saline, l’analisi storica del paesaggio agrario, la mappatura delle posizioni militari e religiose nel corso dei secoli, in relazione stretta con la città ma fuori di essa, divengono temi portanti di una moderna e completa analisi urbanistica.
– le trasformazioni dei sistemi naturali nel tempo
– storia del paesaggio agrario
– storia delle strutture insediative
– storia dei sistemi di produzione e delle tecniche delle saline
– unità paesaggistica, valori simbolici e visivi
Compatibilità ed uso speciale delle parti
– i parchi urbani
– grandi aree: Molentargius, Santa Gilla, i colli, il litorale
– le aree verdi interne alla città.

Progetto e strutturazione di comparti speciali

– il Poetto
– Is Arenas
– La Plaia
– ex aeroporto di Monserrato
– aree di margine ed ecosistemi.
Progetto dei sistemi di arredo urbano e paesaggistico
– sistemi indicatori
– percorsi ciclabili
– l’arredo balneare
– immagini coordinate per i parchi urbani
– recupero dell’esistente; l’archeologia industriale
– recupero dei grandi assi stradali

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