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Tipologia Sistema stagnale legato all’emersione di barre sabbiose. |
Caratteristiche generali Area stagnale in comunicazione perenne con il mare. La vegetazione è strutturata in un Salicornieto tra i più estesi dell’isola. Sosta e riproduzione di una ricca avifauna i interesse comunitario. |
ASPETTI GEOMORFOLOGICI ED IDROGEOLOGICI
Lo stagno di Mistras si trova nel settore settentrionale dell’ampio Golfo di Oristano e risulta confinante a nord con lo stagno di Cabras, da cui risulta separato tramite un ampio cordone sabbioso. Esso risulta compreso tra Capo S. Marco e S. Giovanni di Sinis a sud-ovest e Torre Grande a est.
Per una più ampia trattazione degli aspetti geologici e dell’evoluzione geomorfologica dell’area si rimanda alla descrizione fatta per lo stagno di Cabras.
Lo stagno di Mistras ha una forma stretta e allungata e si sviluppa parallelamente alla costa. L’origine dello Stagno di Mistras è da mettere in relazione con l’emersione di alcuni cordoni sabbiosi di recente formazione che hanno racchiuso tratti di mare durante la trasgressione versiliana avvenuta 6500 anni fa.
L’area stagnale risulta separata dal mare da questi depositi sabbiosi, interrotti per 300 metri in corrispondenza della bocca a mare della Peschiera di Mistras, che assicura un discreto ricambio idrico, anche se durante i periodi estivi l’acqua marina stenta ad entrare dentro l’area stagnale con conseguente aumento della salinità. (Camboni, 1995).
ASPETTI NATURALISTICI
La tipologia delle vegetazione è differente a seconda della presenza temporanea o costante dell’acqua salmastra. Nel primo caso, relativo alla porzione sud-occidentale dello stagno, i prolungati periodi di aridità estiva determinano lo sviluppo rigoglioso del salicornieto, dominato dalla Salicornia fruticosa, tra i più estesi dell’intera isola, ma accompagnato dalla presenza di Obione portulacoides, Salsola soda, Limonium vulgare, Aeluropus litoralis, Arthrocnemum glaucum, Atriplex sp. (Studio Lacava, 1986; Schenk, 1988; Ministero Ambiente, 1992).
Le acque ospitano praterie sommerse di Ruppia maritima ed Enteromorpha intestinalis (Schenk, 1988).
Nel caso di presenza costante d’acqua, la vegetazione palustre tipica è quella dello Scirpeto (caratterizzato da Scirpus sp.).
Il sistema di rilievi dunari ospita specie psammofile quali Obione portulacoides, Catapodium siculum, Phleum arenarium, Silene sericea, Sporobolus arenarius e Scabiosa atropurpurea. Il paesaggio è inoltre arricchito da una vegetazione di macchia bassa con presenza di Asparagus acutifolius, A. aphyllus, Urginea maritima, Asphodelus microcarpus e Phyllirea sp.pl. (Ministero Ambiente, 1992).
Le acque del bacino, in base ai valori dei parametri chimici e biologici rilevati, risultano oligotrofiche (Sechi, 1982).
La laguna è inserita tra le “aree costiere di interesse botanico nella redazione dei Piani Paesistici della Sardegna” (Camarda, 1989), e nel “sistema di aree di interesse botanico per la salvaguardia della biodiversità floristica della Sardegna” (Camarda, 1995).
AVIFAUNA MIGRATORIA / OSPITI REGOLARI DI INTERESSE COMUNITARIO (1994-98)
(All. I Dir. 79/409 CEE e 91/744 CEE)
Cormorano, Nitticora, Sgarza ciuffetto, Garzetta, Airone bianco maggiore, Airone rosso, Spatola, Fenicottero, Falco di palude, Albanella reale, Albanella minore, Falco pescatore, Smeriglio, Pellegrino, Gru, Cavaliere d’Italia, Avocetta, Occhione, Pernice di mare, Piviere dorato, Combattente, Piro piro boschereccio, Gabbiano roseo, Gabbiano corso, Sterna zampenere, Beccapesci, Sterna comune, Fraticello, Mignattino piombato, Mignattino, Martin pescatore, Calandra, Calandrella, Calandro, Magnanina.
VERTEBRATI RIPRODUCENTISI DI INTERESSE COMUNITARIO (1994-98)
(All. I Dir. 79/409 CEE e 91/744 CEE; All. II e IV Dir. 92/43 CEE)
ANFIBI: Rospo smeraldino, Raganella sarda.
RETTILI: Testuggine greca(N-prob.), Lucertola campestre, Gongilo ocellato, Biacco.
UCCELLI: Sgarza ciuffetto, Garzetta, Cavaliere d’Italia (N-prob.), Avocetta (N-prob.), Occhione (N-prob.), Fraticello (N-poss.), Calandrella.
CENSIMENTI INVERNALI DELL’AVIFAUNA ACQUATICA (1993-97)
Totale degli individui, raggruppati per Ordini, contati nei cinque anni di “Censimenti invernali degli uccelli acquatici nelle zone umide della Sardegna” (I.W.R.B.) durante il mese di gennaio.
ANNI DEI CENSIMENTI E INDIVIDUI CENSITI | ||||||
ORDINE | 1993 | 1994 | 1995 | 1996 | 1997 | N° medio |
Gaviiformes | – | – | – | – | – | – |
Podicipediformes | 3 | 5 | 25 | 24 | 29 | 17.2 |
Pelecaniformes | 6000(*) | 3650 | 3138 | 2353 | 2787 | 2982(**) |
Ciconiiformes | 98 | 91 | 81 | 160 | 160 | 118 |
Phoenicopteriformes | 386 | 439 | 405 | 287 | 606 | 424.6 |
Anseriformes | 1609 | 544 | 571 | 1378 | 1837 | 1187.8 |
Gruiformes | 200 | 1 | 40.2 | |||
Charadriiformes | 880 | 622 | 2141 | 1983 | 2585 | 1642.2 |
Accipitriformes | 8 | 5 | 10 | 17 | 13 | 10.6 |
Coraciformes | – | – | – | – | – | – |
Totale individui | 8984 | 5356 | 6571 | 6202 | 8018 | 7026.2 |
Totale specie censite | 26 | 30 | 27 | 30 | 35 | 29.6 |
Nota(*): Censimento serale nel “dormitorio” della laguna di Mistras.
Nota(**): calcolato per gli ultimi 4 anni.
PESCA
La laguna di Mistras è in concessione alla Coop. Molluschicoltori. Si cattura pesce pregiato, Mugilidi, Granchi. Per il periodo 1990-93 la resa media del pescato è stata di 37 kg/ha/anno.
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