pubblicato da Ansa.it il 17 gennaio 2011
Giornata zone umide, identikit e minacce
Evento coincide con 40 da Convenzione zone umide
Il prossimo 2 febbraio si festeggia la Giornata mondiale delle zone umide, gli ecosistemi più a rischio del Pianeta, ma allo stesso tempo straordinari bacini di vita, serbatoi di CO2 e con un valore economico stimato in oltre 15 milioni di miliardi di dollari. L’edizione 2011 della Giornata mondiale coincide anche con i 40 anni della Convenzione delle zone umide di importanza internazionale (Ramsar), ma anche con l’Anno Onu dedicato alle foreste. Per questo il tema dell’edizione 2011 è “aree umide e foreste”:
ZONE UMIDE: Fiumi, laghi, paludi, torbiere, lagune costiere, delta fluviali, mangrovie, barriere coralline, ma anche saline, vasche di colmata, bacini artificiali e risaie. La definizione parla di bacini naturali e artificiali permanenti o temporanei, con acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra, salata, incluse le aree marine la cui profondità non supera i sei metri durante la bassa marea
CONVENZIONE RAMSAR: La Convenzione delle zone umide di importanza internazionale è il primo trattato internazionale per la conservazione delle risorse naturali, la cui firma è avvenuta nella cittadina iraniana di Ramsar, nel 1971. Oggi vede la partecipazione di 160 parti contraenti e l’identificazione di 1.910 siti di importanza internazionale, di cui 52 in Italia. L’estensione complessiva a livello globale copre una superficie di 186.948.620 ettari
MINACCE: in Europa è molto forte il sovrasfruttamento delle risorse idriche. Solo il drenaggio e la conversione in terre agricole hanno ridotto le aree umide europee del 60%. In generale, le minacce arrivano su più fronti: degrado degli habitat; gestione dell’acqua; agricoltura; turismo; inquinamento; gestione rifiuti; attività di estrazione; pesca; sfruttamento delle foreste; urbanizzazione.