pubblicato da La Nuova Sardegna 1 giugno 2011
Baretti: demolizioni inevitabili
Due inchieste giudiziarie, ma il nuovo sindaco annuncia una soluzione
CAGLIARI. Il lavoro d’indagine è quasi concluso: il pm Gaetano Porcu ha sentito dirigenti e funzionari del Comune che il 18 maggio hanno partecipato alla conferenza dei servizi sui baretti del Poetto. Presto potrebbero esserci nuove iscrizioni al registro degli indagati: in attesa delle demolizioni si procede per abuso d’ufficio e falso.
I venti titolari dei cosiddetti baretti – che poi si tratta di enormi strutture in gran parte abusive e costruite senza alcuna autorizzazione – sono in mezzo al guado: da un lato c’è l’ordinanza del sindaco Emilio Floris che ha bloccato i lavori ma non può interferire sul provvedimento di demolizione datato 5 novembre 2009 e firmato dalla sua stessa amministrazione. Poi c’è l’obbligo di imporre il rispetto della legge regionale sul commercio, che in caso di abusi edilizi accertati prevede la chiusura immediata degli esercizi. Ed ora, con l’inchiesta giudiziaria chiusa e un’altra appena aperta contro ignoti, arriva il nuovo sindaco Massimo Zedda che annuncia una soluzione per i baretti come primo atto dell’amministrazione di sinistra. Soluzione che nessuno finora è riuscito a trovare, perchè di fronte ai reati in genere scattano le sanzioni e non le sanatorie.
Non resta che attendere, con la stagione estiva ormai alle porte e le attività sulla spiaggia che vanno avanti malgrado tutto, come sono andate avanti nella piena illegalità nell’estate 2010. Stavolta Floris ha provato a fermare i bulldozer segnalando presunti pericoli per l’incolumità pubblica, legati all’operazione di abbattimento delle strutture abusive. Ma se un anno e mezzo di tempo non è bastato a individuare una via d’uscita pacifica, la Procura non sembra disposta a sorvolare su altre «dimenticanze»: l’ordine di demolizione c’è e ignorarlo significa commettere un reato. I dirigenti comunali lo sanno bene, se Zedda non indicherà una soluzione nei prossimi giorni si dovrà andare avanti e la stagione dei baretti si concluderà prima di cominciare nel peggiore dei modi.
Per ora gli avvisi di chiusa indagine per abusi edilizi e violazione delle norme paesaggistiche riguardano venti persone e altrettanti ‘chioschetti’ risultati illegali alle verifiche dei carabinieri e dei vigili urbani: sono Maurizio Cabras (Noi due), Anna Frongia (Il Nilo), Maria Assunta Cabras (Palm beatch), Antonio Congera (Capolinea), Maurizio Marongiu (Twist bar), Giovanni Cogoni (Sella del diavolo), Piero Marci (Il miraggio), Luigi Lampis (Dolce vita), Cinzia Erriu (Corto Maltese), Alessandro Murgia (Emerson), Maria Giovanna Cossu (Golden beatch), Sandro Angioni (New City Jam), Valter Casula (Bon Ton), Luciano Spiga (L’Oasi), Pierluigi Atzori (Aramacao), Santina ed Eliseo Carta (Lanterna Rossa), Sandra Argiolas (Sa Forredda), Sandro Angioni e Donata Ledda (Zen). Per tutti, in mancanza di atti a difesa decisivi per i quali ci sono venti giorni di tempo, partirà la richiesta di rinvio a giudizio.