Finalmente dopo tanti anni di attesa nel padiglione Nervi si sta completando il restauro da parte dell’Autorità portuale.
Venerdì pomeriggio erano presenti anche i rappresentanti della Associazione per il Parco alla inaugurazione del parco che è stato realizzato nel piazzale intorno al padiglione che dal 1956 al 1986 ha funzionato come magazzino del sale.
L’Associazione per tanti anni ha inserito il magazzino del sale nei percorsi di visita della città del sale che ha compreso le architetture ed i fabbricati che testimoniano la storia delle saline.
L’Associazione ha documentato con varie pubblicazioni (inserite nel sito) il ruolo del padiglione nel sistema delle vie d’acqua. Nel canale You tube si trova anche un filmato che documenta una escursione svolta nel 1972 dalle allieve dell’istituto Magistrale Eleonora d’Arborea guidate dalla loro insegnante di scienze Giuseppina Primavera.
Con l’apertura alle visite del “ Parco del Nervi” l’Associazione potrà arricchire la propria offerta formativa.
EDITORIAL
domenica 1 agosto
La città ha un nuovo parco
Sono passati tanti anni, tanta burocrazia e mil le ostacoli. Ma finalmente ha visto la luce. Con il taglio del nastro di ieri pomeriggio da parte del presidente dell’Autorità portuale Massimo Deiana e del sindaco Paolo Truzzu, è nato il Parco Nervi, due ettari di area verde attrezzata tra Su Siccu e Sant’Elia che circonda il Capannone Nervi, un vero e proprio esempio di archeologia industriale realizzato negli anni 50 per lo stoccaggio del sale grazie a un progetto dell’architetto Pierluigi Nervi. Poi queste ultime hanno chiuso definitivamente a metà degli anni Ottanta e l’area è rimasta in stato di abbandono per troppo tempo. Gli interventi Grazie alla riqualificazione voluta dall’Autorità portuale e d’accordo col Comune, sono stati realizzati vari interventi: la passeggiata lungo banchina, la sistemazione del verde, la messa a dimora di specie autoctone e manto erboso. E ancora, arredo urbano (panchine di legno installate su basi di granito, cestini, prato e una struttura in legno che servirà come punto ristoro), impianto di illuminazione, sottoservizi, recupero del corpo scala e della struttura in ferro del carroponte e il consolidamento statico di quello che fu il deposito e della banchina situata a ridosso del primo tratto del canale San Bartolomeo. L’intero intervento di riqualificazione è costato in totale poco più di 5 milioni di euro. Sino a Molentargius I percorsi naturalistici consentiranno a chi lo vorrà di attraversare tutto il canale navigabile di San Bartolomeo e da lì poter raggiungere l’oasi naturalistica di Molentargius. La risistemazione della banchina, inoltre, permetterà alle piccole imbarcazioni a impatto zero di avere un nuovo, riqualificato punto di approdo. L’area è fruibile anche dai cani. «Vorrei ringraziare tutte le imprese, gran parte delle quali sarde, che hanno lavorato molto bene per arrivare a questo risultato», ha dichiarato Massimo Deiana, presidente dell’Autorità portuale del mare di Sardegna, «siamo riusciti a mantenere la promessa di consegnare questo spazio nei tempi previsti. È un’opera realizzata senza dispendio di risorse, utilizzando materiali pregiati locali: granito, legna, essenze della nostra Isola. La affidiamo alla sensibilità dei nostri cittadini che sicuramente rimarranno colpiti dalla bellezza di questo luogo». Molte videocamere E lancia un monito: «Le poche persone che avranno in mente di danneggiare ciò che abbiamo creato per la città, sappiano che ci sono un numero imprecisato di videocamere a infrarossi e un servizio di vigilanza 24 ore su 24». Truzzu ha detto di non vedere l’ora di «vedere giocare qui i bambini e la gente rilassarsi magari con un aperitivo. I cittadini riacquistano degli spazi vicino al mare. Prossimo obiettivo: valorizzare la pineta di Su Siccu. Lo faremo con Autorità, Regione e Soprintendenza». Ci sarà poi il completamento dell’ormai famoso ponte ciclo-pedonale, già pensato dalla passata amministrazione. Su questo intervento, Truzzu ha detto: «Siamo a buon punto con il materiale, l’acciaio, che si trova in laboratorio; l’unico problema è il prezzo dell’acciaio, salito negli ultimi mesi, ma contiamo di risolverlo a breve e consegnare l’opera in autunno». Anche l’esterno del padiglione Nervi è stato ristrutturato, mancano solo alcuni interventi nella parte interna perché sia anch’esso fruibile. «Lo affideremo a imprenditori privati, previa gara internazionale», ha aggiunto Deiana: «A settembre, poi, metteremo a bando la struttura in legno che diventerà un bar ristorante». Stefania Lapenna